Oriana Fallaci

About the European Union, and the Muslim threat:

“…Questo Club Finanziario che mi ruba il parmigiano e il gorgonzola, che sacrifica la mia bella lingua e la mia identità nazionale, che mi rompe le scatole con le sue scemenze e le sue bestialità, che cioè parla di Identità-Culturale-col-Medioriente e fornica coi nostri veri nemici, non è l’ Europa che io sognavo. Non è l’ Europa. È il suicidio dell’ Europa”. Ecco Severgnini, inizierei appunto dalla fine. Pubblicati dal Corriere, alcuni stralci di opere scritte da Oriana Fallaci (“Non ci si arrabbia con la Francia” – http://bit.ly/14ozgyZ ), mettono i brividi; non fosse lei l’autrice, più d’un dubbio sorgerebbe: “non possono avere quindici anni”. E invece sì; la “mia Oriana”, una giornalista con la G maiuscola, ed una scrittrice con la S maiuscola, era soprattutto una persona di grande spessore morale e culturale. Una grande donna. Una immensa sintesi di forza umana. Una persona che da sola ha fatto la rivoluzione. Fucilata più volte al petto, non è mai caduta. “E poi parlano di resilienza…” Solo un male umano ha ucciso un essere superiore. Come tutti non s’è fatta mancare errori, sviste ed abbagli. Ma per Dio, ha vissuto. Ed è stata la più sincera persona che io “non abbia mai conosciuto”. Colpita dalla vita vissuta, viaggi, viaggi e viaggi ancora. Interviste coi potenti, coi dittatori e con la gente di strada nelle loro guerre. Un vaso stracolmo di amore per il sapere. Infondo non era che una donna. Già perché se ancora ne cerchiamo il senso, avvistiamo quote rosa all’orizzonte e sogniamo “presidentesse”, dovremmo solo vergognarci al pensiero d’aver lasciato inascoltate parole di una donna che avrebbero salvato il mondo.

Stefano Basile

And here, reprinted a week ago on the Corriere della Sera, “Let’s not get mad at France.” You may be amused, in particular, at her comments about those who claimed her anti-Islam rage was the result of her supposedly being rejected by Arab males.